L’imposta di successione

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Buongiorno a tutti, cerchiamo oggi di capire un po’ di piu’ sull’imposta di successione e sul perché è un tema di discussione molto attuale.

Possiamo osservare in questi ultimi tempi un rinnovato interesse, come tendenza a livello globale da parte di diverse Amministrazioni Finanziare, per le imposte di successione.

Non si parla in questo caso del passaggio generazione dell’azienda e di quelle agevolazioni, piu’ a meno presenti a livello europeo (ad esempio in Francia, Gran Bretagna e Italia), per favorire il passaggio agli eredi degli assets in una logica di continuità aziendale. Il tema è invece la tassa di successione sui patrimoni personali usata come strumento per redistribuire la ricchezza a livello generazionale.

PRO O CONTRO

I fautori di un incremento dell’imposta sostengono che l’imposta sulle successioni promuove l’equità nella la competizione economica fra le generazioni, favorisce il merito rispetto alle condizioni di partenza (in sostanza si parte tutti allo a pari livello) e impedisce la formazione di una sorta di “aristocrazia della ricchezza”. Esempio classico: Tizio e Caio, entrambi giovani brillanti con medesimo titolo di studio intendono avviare un’attività economica; Caio che a differenza di Tizio, ha ricevuto una cospicua eredità, sarebbe favorito per aver a disposizione i capitali per la sua iniziativa imprenditoriale, senza elemosinare alla banche o prostrarsi ad un generoso benefattore.

I contro sostengono che di fatto si creerebbe una doppia imposizione dei redditi, una volta quando vengono prodotti e la successiva quando vengono ereditati, e che non stimolerebbe la produzione di ricchezza (perché non si è stimolati a lavorare in funzione di un lascito per i figli).

CHE FARE DUNQUE?

Ora, al di là di considerazione politiche o di discussioni filosofiche, è necessario prendere atto che l’imposta di successione in alcuni Paesi è a livelli molti alti (in Francia e nel Regno Unito è superiore al 40%, in Giappone e USA siamo oltre al 50%) ed in altri ne è in discussione l’introduzione o un sensibile innalzamento. Ciò detto, e come sempre in economia e finanza, e anche se non è agevole prevedere il futuro senza la sfera di cristallo o un buon astrologo, sarebbe opportuno cercare di muoversi in anticipo e per quanto possibile individuare quegli strumenti che ci consentano di pianificare la successione e il destino del proprio patrimonio senza spiacevoli sorprese.

Se siete interessati ad approfondire gli argomenti o necessitate una consulenza contattateci pure inviando una mail a info@teaconsulting.ch

Pubblicato da: Stefano Galvano, sabato 21 gennaio 2023

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