SUISSE NEWS – avete un “Plan B”?

Partiamo dal presupposto che la blockchain è strettamente connessa con le criptovalute ma non si esaurisce con esse; di fatto è un protocollo digitale che ha svariate applicazioni e può permettere di regolare diversi aspetti della vita commerciale e amministrativa (ad esempio smart contract, creazione di social network o sistemi di governance decentrati).

Tornando al congresso, nella conferenza di apertura il sindaco, Michele Foletti, ha spiegato che la città, in questo ambizioso progetto, intende muoversi seguendo diverse direttrici:

• la formazione: gli atenei ticinesi (USI, SUPSI e Franklin University) svilupperanno attività didattiche e divulgative in materia appoggiando la città di Lugano;
• integrare pagamenti in criptovaluta nei commerci locali: i commercianti interessati riceveranno uno strumento simile al POS che permetterà loro di accettare pagamenti in Bitcoin, Tether e LVGA (il Payment Token ufficiale di Lugano);
• creazione di un hub per start up e coworking che sarà punto di incontro per i lavoratori e i professionisti del settore.

Riuscirà quindi Lugano a diventare capitale europea della criptovalute? Riuscirà la città a sviluppare il suo “Plan B”?